Cuore e bambini: quando serve un controllo?

Le problematiche cardiache in genere sono causate da cattivi abitudini quali fumo e disordine alimentare. Nel caso dei bambini è chiaro che i disturbi al cuore hanno origini diverse e dunque anche i campanelli d’allarme non sono gli stessi.

La prevenzione è fondamentale

Il cuore di un bambino dunque può avere problemi di funzionamento per ragioni strutturali. Si tratta di difetti che sono presenti già dalla nascita e che col tempo aggravano la condizione del piccolo, le cosiddette problematiche congenite.

Possono essere colpite le valvole interne, le pareti dell’organo, vene ed arterie. Un quinto dei decessi fra i bambini di età inferiore ai 13 anni derivano da questi difetti congeniti e solo in una minima parte dei casi, la morte deriva da sforzi eccessivi e da troppo affaticamento.

Per questa ragione, se vi sono ragioni per cui allarmarsi o meno, è meglio accertarsi che tutto sia in regola, con un’adeguata prevenzione. Esistono alcune visite di controllo che consentono ai genitori di avere un quadro competo sulla condizione cardiaca dei propri figli. In questo modo possono essere scovati dei difetti congeniti che a lungo andare potrebbero causare gravi problematiche.

Ad oggi si consiglia di effettuare un elettrocardiogramma sui bambini. Si deve diffidare da coloro che redigono certificati di sana e robusta costituzione, senza prima aver effettuato questo test. In quanto di recente gli esperti hanno dichiarato che senza quest’esame non si ha la certezza assoluta delle condizioni in cui vessa il cuore del piccolo paziente.

Caldamente consigliato effettuare questo controllo già a partire dai primi mesi di vita.

Alcuni segnali

Effettuare diversi controlli risulta essere d’aiuto anche perché non tutti i medici concordano sulla chiarezza dei segnali. Prendiamo in analisi la sincope o per meglio dire lo svenimento che si presenta in un età inferiore ai 14 anni. Questi, specie se associato ad un’aritmia, secondo alcuni è una spia da non sottovalutare.

Tuttavia secondo diversi studiosi in quella fase è facile che si verifichino casi del genere, anche per delle cause molto più semplici. I bambini possono perdere i sensi per una forte emozione, magari una particolare paura ma anche per un’esposizione eccessiva al sole.

Come ha dichiarato diverso tempo fa il dottor Fabrizio Drago, responsabile dell’unità operativa di cardiologia e aritmologia pediatrica del Bambino Gesù,  la ragione sta più nell’atteggiamento dei più piccoli che in una condizione patologica vera e propria. Fino ai 13 anni l’essere umano non ha la capacità di dosare le forze. E per tale motivo che reagendo in un certo modo ad uno shock, causa a se stesso una sincope.

C’è da dire però che un’aritmia frequente, associata non solo dunque ad uno svenimento o una sensazione simile, ma anche alla percezione di palpitazione, può destare qualche sospetto. Ed ecco che controlli quali anche l’ecocardiogramma, diventano davvero necessario.

Alcune patologie

La sindrome di Brugada o la tachicardia ventricolare polimorfa catecolaminergica, per fare un es. potrebbero essere individuate con controlli fetali. Anche perché possono svilupparsi solo col tempo e cioè quando è difficile intervenire, oppure si presentano con una sintomatica che le accomuna ad altri disturbi meno gravi. La questione più allarmante che in certi casi può addirittura essere asintomatica, scatenandosi però poi, solo in età adolescenziale.

Presso il Poliambulatorio Santa Lucia di Galatone è possibile prenotare un pacchetto di esami completo e approfondito, dedicato proprio alla salute dei bambini. Esso comprende la visita cardiologica specialistica, un elettrocardiogramma e l’ecocardiogramma. Per prenotare basta chiamare al numero verde 800 200 900

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