Ti è mai capitato di sentirti “in guerra” con il tuo intestino? Gonfiore, crampi e irregolarità sono sintomi che possono rendere le giornate una vera sfida, influendo notevolmente sulla qualità della vita. Probabilmente soffri di “sindrome del colon irritabile”: una delle condizioni gastrointestinali che interessa dal 7% al 21% della popolazione generale – e che pur non essendo pericolosa – non deve essere assolutamente sottovalutata.
Approfondiamo insieme questo disturbo, quali sono i sintomi, le cause e quali indicazioni puoi seguire per gestirlo al meglio senza rinunciare al tuo benessere.
Cos’è la sindrome del colon irritabile e quali sono i sintomi?
La sindrome del colon irritabile è dunque una condizione cronica dell’apparato gastrointestinale per cui l’intestino non funziona come dovrebbe, causando sintomi variabili e intermittenti. I sintomi principali includono:
- dolore e crampi addominali, spesso alleviati o ridotti dopo l’evacuazione;
- gonfiore addominale e sensazione di tensione che possono aumentare durante il giorno o dopo i pasti;
- alterazioni delle abitudini intestinali, differente da caso a caso.
Insieme a questi, potresti notare anche una sensazione di debolezza generale ed episodi di emicrania, difficoltà nella concentrazione, irritabilità ed ansia.
Cause del colon irritabile
La causa principale di una patologia come quella del colon irritabile è da ricondursi allo stress, ma possono esserci anche una serie di concauseche possono influenzare la salute del colon e la motilità intestinale come ad esempio:
- la gastroenterite;
- l’alterazione della flora intestinale;
- il reflusso gastroesofageo;
- l’utilizzo di farmaci che interferiscono con la regolarità dell’intestino;
- la predisposizione individuale;
- uno stile di vita sedentario;
- un’alimentazione non equilibrata.
Come gestire i sintomi del colon irritabile
Nonostante la sindrome del colon irritabile sia una condizione cronica, con i giusti accorgimenti è possibile migliorare la qualità della vita convivendo con questa patologia:
- seguire una dieta varia e personalizzata, consigliata da un nutrizionista così da adattarsi alle tue specifiche esigenze (limitando ad esempio il consumo di alcuni cibi e prediligendone altri);
- gestire lo stress: l’intestino è spesso definito come un “secondo cervello” per il forte collegamento con lo stato emotivo. Ecco perché rallentare i ritmi quotidiani e seguire uno stile di vista più rilassato, così come dedicarsi ad hobby e attività sportive, può influire positivamente sul naturale benessere (anche quello intestinale).
Quando è opportuno rivolgersi a uno specialista?
Per escludere la presenza di altre patologie è consigliabile rivolgersi a uno specialista in gastroenterologia, soprattutto quando i disturbi risultano frequenti e iniziano a interferire con le attività quotidiane. In molti casi, il gastroenterologo può suggerire esami come l’ecografia addominale o l’esame delle intolleranze alimentari per capire meglio i fattori scatenanti e individuare i cambiamenti più utili per ogni situazione specifica.
Se desideri prenotare una visita o avere maggiori informazioni, contattaci: il Poliambulatorio Santa Lucia è qui per rispondere ai tuoi bisogni e prendersi cura della tua salute.