L’autunno è il momento in cui, insieme all’accorciarsi delle giornate, arrivano anche i tanto odiati malanni di stagione. Mal di testa fastidiosi, tosse e mal di orecchie sono i protagonisti principali di questo periodo dell’anno e spesso sono il risultato di congestioni e gonfiori delle vie nasali ed uditive. L’otite – o otalgia – è uno dei disturbi più comuni che si possono avere durante il calo delle temperature, e può comportare qualche seccatura.
Approfondiamo insieme le cause e le caratteristiche di questa problematica e quando è necessario rivolgersi al medico specialista.
Cos’è l’otite
Se avverti un dolore o bruciore alle orecchie o una sensazione di pressione unita ad una diminuzione della capacità di ascolto, è molto probabile che si tratti di otite. Questa patologia infiammatoria è causata principalmente da batteri, virus ed allergie. Esistono tre tipologie di l’otite suddivise in base all’area dell’orecchio colpita:
- interna: chiamata anche “labirintite”, interessa la zona auricolare interna adibita al mantenimento dell’equilibrio;
- esterna: detta anche “otite del nuotatore”, si sviluppa nel padiglione auricolare e nel condotto uditivo;
- media: più frequente nei bambini, mira alla cavità timpanica e può essere associata a infezioni delle vie respiratorie superiori, come raffreddori o influenze.
Questa infiammazione – sebbene possa causare qualche disagio nelle attività di ogni giorno – solitamente si risolve nel giro di qualche settimana senza che si verifichino complicazioni. Ma se trascurata, può rappresentare un serio problema per la salute!
Quali sono i sintomi dell’otite
I sintomi dell’otite possono variare a seconda della sua tipologia e della gravità, ma i più comuni includono il dolore all’orecchio (lieve o intenso) che può aumentare quando si mastica, ed una diminuzione temporanea dell’udito, spesso accompagnata da pruriti, fischi ed arrossamenti.
Oltre a questi potresti notare anche suppurazione dell’orecchio, nausee, vertigini, febbre, irritabilità, perdita dell’appetito e sanguinamento.
Come fare prevenzione
Il trattamento varia in base alla gravità e alla tipologia. Le infezioni batteriche richiedono solitamente antibiotici, mentre quelle virali possono risolversi da sole con l’aiuto di antinfiammatori per alleviare il dolore. Tuttavia per prevenire l’otite – soprattutto nei soggetti predisposti o nei bambini – ti consigliamo di:
- prestare maggiore cura alla tua salute: evita ad esempio di esporti alle temperature fredde senza essere adeguatamente coperto;
- limitare l’uso di cotton fioc: che possono causare microtraumi, favorendo così le infezioni;
- asciugare bene le orecchie dopo il bagno o il nuoto: impedendo così il ristagno d’acqua nel condotto uditivo.
Quando fissare una visita e quali sono i trattamenti
Se tuttavia i disturbi dell’otite non scompaiono naturalmente in pochi giorni ed anzi aumentano, potrebbe essere necessario fissare una visita con l’otorinolaringoiatra. Per arrivare ad una diagnosi esatto lo specialista inizia con la raccolta dei dati del paziente, chiedendo informazioni riguardo:
- i sintomi presenti e la durata;
- eventuali infezioni delle vie respiratorie superiori recenti;
- la storia di otiti passate.
Con l’uso di uno strumento come l’otoscopio, il medico procede a ispezionare l’interno dell’orecchio e valutare la presenza di arrossamenti e/o gonfiori e lo stato generale del timpano. Se si sospetta un’otite media con impatto sull’udito, potrebbe essere richiesto un esame audiometrico per valutare la perdita uditiva.
Se dunque la maggior parte delle otiti può essere gestita dal medico di base o dal pediatra, è importante rivolgersi a uno specialista in otorinolaringoiatria in presenza di complicazioni, recidive, o perdite uditive persistenti. La diagnosi precoce e il trattamento adeguato sono fondamentali per prevenire complicazioni più gravi e migliorare il decorso della malattia.
Affidati al Poliambulatorio Santa Lucia di Galatone: per maggiori informazioni o prenotazioni contatta i numeri ☎️ 0833 865081 – 📞 334 2108569 oppure compilare il form sul sito.