Onde d’urto in medicina: cosa sono e a cosa servono

Il Poliambulatorio Santa Lucia, grazie alla comprovata esperienza conferita dalla collaborazione d’importanti medici, è in grado di erogare prestazioni altamente innovative.
Un esempio è rappresentato dalla possibilità di eseguire la terapia con le onde d’urto.
Un tempo questa tecnica veniva utilizzata solo in casi di litotripsia urologica, meglio conosciuta come sindrome dovuta ai calcoli renali. Oggi, invece, grazie agli approfonditi studi sugli effetti benefici, trova applicazione in diverse patologie muscolo-scheletrichetendini e ossa e altre condizioni croniche. Vediamo prima di capire cosa sono e come agiscono queste onde.
Le onde d’urto sono degli impulsi di tipo sonoro-meccanico, in grado di estendersi nei tessuti trattati, in maniera continuata e ripetuta quanto basta. Si tende a confonderle con gli ultrasuoni, ma la differenza è netta: le onde d’urto hanno due peculiari fasi, date da una prima pressione positiva seguita da una negativa che svolgono un’azione simile a quella dell’idromassaggio. Questo è il primo fattore a produrre effetti biologici certamente benefici, in quanto riesce a stimolare internamente i tessuti, inducendo le cellule a reagire e produrre delle sostanze antinfiammatorie, nonché i fattori di crescita. Ne deriva un cospicuo interessamento nella rigenerazione stessa dei tessuti, e persino delle cellule staminali.
I grandi vantaggi delle onde d’urto sono la tollerabilità, l’assoluta efficacia clinica dimostrata, e il fatto di poterle ripetere a intervalli regolari, fino all’ottenimento dei benefici medici auspicati.
Dal solo campo urologico, si è passati all’utilizzo di questa tecnica in diversi campi: quello ortopedico è sicuramente il principale. Si rivela molto efficace nei casi di pseudoartrosi, o ancora laddove il paziente presenti un ritardo nel consolidamento osseo: fratture tibiali, del femore e dello scafoide carpale. Ottima nelle patologie tendinee sia degli arti inferiori, sia superiori; idonea anche per le calcificazioni o esiti fibrotici dovuti a strappi e lesioni muscolari.
In talune circostanze le onde d’urto si dimostrano efficaci anche in sostituzione all’intervento chirurgico (ma questo si valuta caso per caso), oppure per trattarne i postumi.
Spesso si suggerisce il trattamento con le onde d’urto in contemporanea con altre terapie, come coadiuvante di rinforzo.
Trovano applicazione persino per trattare patologie acute infiammatorie e lesioni cutanee, come le ulcere, proprio grazie alla facoltà di rigenerare i tessuti e lavorare perfettamente tanto sull’osso quanto sui tessuti molli.
Se la procedura viene effettuata conformemente ai protocolli già codificati e con le apparecchiature giuste, non risulta dolorosa e neppure fastidiosa. Qualora si dovesse avvertire un leggero disturbo, sarà sufficiente dosare l’intensità energetica dei colpi applicati alle zone trattate.
Secondo la patologia sono consigliati circa 3 mesi di trattamento: i benefici, anche antidolorifici, saranno in parte immediati, in parte progressivi. Bisognerà prediligere il riposo durante il periodo in cui è in atto la terapia. Non vi sono effetti collaterali dimostrati, a parte piccole ecchimosi temporanee. Questo purché le onde d’urto siano eseguite bene, ecco perché rivolgersi a centri specializzati, come il Poliambulatorio Santa Lucia, risulta fondamentale.

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